Redemption The Third Era – Atmosfere della Terza Era – Il Diario (Parte I)

Facebooktwitter

Atmosfere della Terza Era

Abbiamo pensato di inaugurare una nuova sezione del nostro Blog intitolata ‘Atmosfere della Terza Era’ in cui raccogliere racconti e storielle che ci arrivano dal mondo di Redemption The Third Era. Questo ci consentirà di conoscere meglio il vasto mondo in cui il Gioco è ambientato, i suoi protagonisti, i luoghi e lo stile di vita di tutte le sue genti.

Halloween si avvicina e vogliamo inaugurare questa nuova sezione con un racconto dal sapore un po’ macabro. Qui ne trovate un assaggio. Il resto verrà pubblicato Venerdì 30 Ottobre e la conclusione arriverà il 31 Ottobre, il nostro piccolo modo per festeggiare insieme a voi la notte del terrore!!!

Buon divertimento!

Il Diario (Parte I)

1135-10-30-NE

Caro Diario,

… mi sembra un inizio stupido, ma credo sia anche il più corretto…

Non ho mai scritto un diario e francamente ho sempre trovato l’idea di tenerne uno molto ridicola, ma quando ho aperto lo zaino per prendere una razione di cibo ed ho visto questo piccolo taccuino e la matita non ho potuto resistere.

Seguire la spedizione dentro a queste grotte è stata la decisione più sbagliata che abbia mai preso. La Maestra Ivoré dei Combattenti era stata chiara in merito, mi aveva detto di non farlo perché non ero ancora pronto, ma io volevo venire in tutti i modi. Gli altri del gruppo erano tutti Cacciatori di Xintar esperti, o almeno era quello che credevo quando ho deciso di seguirli e adesso non so nemmeno chi sia rimasto vivo.

Sapevo che sarebbe stato pericoloso, ma tornare a Suntears con un pezzo di equipaggiamento pregiato ricavato dalle scaglie di uno Xintar mi avrebbe fatto apparire agli occhi dei miei compagni dell’Accademia come un eroe, adesso invece mi sento un perfetto imbecille.

Tutto è successo così velocemente che i miei ricordi si accavallano nonostante siano passate solo poche ore.

Eravamo in formazione e procedevamo per uno stretto passaggio. Ad aprire la strada c’era Alìa, la scout Damas, che passando da un’ombra all’altra controllava le tracce lasciate da quelle bestiacce, poi veniva Ernam, il mio amico berserk, anche lui un Salk come me, io ero il terzo della colonna, dietro di me c’erano Trag, il gigante metabolista Graunt, Kimbar, lo psicocineta arrivato dalle foreste dei Tamiara e a chiudere Helena, la corruttrice Vampira. Mi sentivo al sicuro, Ernam mi aveva parlato di loro e della spedizione che stavano preparando verso le ‘grotte maledette’, erano un gruppo di avventurieri ben addestrati ed esperti che avevano già lavorato insieme ottenendo svariati successi. Gli ho detto che mi sarebbe piaciuto unirmi a loro, mi sembrava un ottimo modo di passare le ultime settimane di vacanza prima che l’ultimo anno di Accademia cominciasse. Ernam mi ha risposto che non era il caso, che era pericoloso, che sarei potuto essere un intralcio per gli altri e che avrei avuto tutto il tempo del mondo per farmi le ossa e poi diventare un Cacciatore di Xintar a tutti gli effetti. Devo averlo pregato frignando come una bimbetta perché alla fine ha accettato. Gli altri mi hanno accolto come una specie di mascotte portafortuna, persino la vampira si è dimostrata amichevole … nel giro di tre giorni siamo partiti e quando abbiamo avvistato un ingresso per le Grotte non avevo nemmeno più paura di lei …

All’inizio è andato tutto bene, una spedizione da manuale. Alìa ci ha consegnato degli strani bastoncini luminescenti, tre a testa, per permetterci di vedere nel buio del sottosuolo senza attirare l’attenzione delle bestie con una luce potente, si è raccomandata di accenderne uno e aspettare che si consumasse prima di adoperarne un altro, di non rovinarli e riconsegnarglieli all’uscita perché una volta tornata alla Spaccatura avrebbe potuto ricaricarli.

Sembrava tutto perfetto…

Abbiamo incontrato qualche piccolo Rixeen, … mai visto niente di più spaventoso, un groviglio di zanne, artigli, corna, aculei e scaglie alto quasi quanto me … ed è una delle specie di Xintar più piccola … Lo ‘hanno’ abbattuto ed io ho dato una mano in modo ‘valoroso’, come mi ha fatto notare il Tamiara ridendo. Abbiamo incontrato altri Rixeen ed abbiamo persino abbattuto un cucciolo di Rudurck (ti confesso Diario che quando ci è spuntato davanti, nonostante lo avessi visto rappresentato in diversi testi di studio, ho rischiato di farmela nelle brache, e quello era solo un cucciolo!). A scontro finito il mio compito è stato quello di estrarre dalle sue interiora le ghiandole che producono veleno, pare che vengano pagate molto bene sul mercato, quello che i libri o i Maestri non ti dicono è la puzza nauseabonda che emanano le viscere di queste creature, credo di non aver vomitato solo perché Trag, il Graunt gigantesco, mi stava accanto per controllare che non forassi le ghiandole rovinandole. Alla fine ha annuito solennemente dicendo che avevo fatto un ottimo lavoro, poi mi ha indicato un cumulo di massi dietro cui avrei potuto dare di stomaco con un po’ di privacy.

Cominciavo proprio a sentirmi un ‘vero’ Cacciatore, quando tutto è precipitato …

[Continua…]

Facebooktwitter

Lascia un commento